Vertigine parossistica posizionale
La vertigine parossistica posizionale benigna (o labirintolitiasi, canalolitiasi o cupololitiasi) è la forma di vertigine periferica più comune. Si manifesta con vertigini soprattutto oggettive ("veder girare la stanza") della durata di pochi secondi-minuti, accompagnate solitamente da sintomatologia neurovegetativa (nausea, vomito, sudorazione, palpitazioni); la sensazione di giramento di testa viene scatenata dai movimenti della testa e del corpo, in particolare nei movimenti di flesso/estensione o di lateralità del capo (in base alla porzione del labirinto ed al lato coinvolto).
La dizione completa di "Vertigine Parossistica Posizionale Benigna" (VPPB) rende evidente il fatto che si tratti di una patologia non grave, seppur molto fastidiosa.
La causa di questa patologia risiede nella presenza nel labirinto di alcune formazioni di carbonato di calcio definite "otoliti", fisiologicamente presenti in alcune zone dell'organo dell'equilibrio (chiamate sacculo ed utricolo); la loro funzione è quella di farci sentire la gravità ed i movimenti di accelerazione lineare del nostro corpo. Se però, per cause nella maggior parte sconosciute (forme definite "idiopatiche", nel 70-80% circa dei casi; nella rimanente casistica le cause conosciute più frequenti sono i traumi cranici e l'associazione con la cefalea emicranica od altre forme di vertigine periferica), gli otoliti fuoriescono dalla loro sede originaria e si posizionano in altre zone del labirinto (chiamate canali semicircolari), viaggiando liberi nell'endolinfa (un liquido presente nell'organo dell'equilibrio) vanno a stimolare i recettori sensoriali presenti nei canali semicircolari creando così la sensazione erronea di movimento definita "vertigine".
Nel labirinto esistono 3 tipi di canali semicircolari, posizionati in maniera differente nello spazio, in modo da registrare i movimenti di accelerazione angolare della nostra testa: i canali sono chiamati quindi posteriore, laterale (od orizzontale) ed anteriore (o superiore).
La vertigine parossistica posizionale benigna (o labirintolitiasi, canalolitiasi o cupololitiasi) è la forma di vertigine periferica più comune. Si manifesta con vertigini soprattutto oggettive ("veder girare la stanza") della durata di pochi secondi-minuti, accompagnate solitamente da sintomatologia neurovegetativa (nausea, vomito, sudorazione, palpitazioni); la sensazione di giramento di testa viene scatenata dai movimenti della testa e del corpo, in particolare nei movimenti di flesso/estensione o di lateralità del capo (in base alla porzione del labirinto ed al lato coinvolto).
La dizione completa di "Vertigine Parossistica Posizionale Benigna" (VPPB) rende evidente il fatto che si tratti di una patologia non grave, seppur molto fastidiosa.
La causa di questa patologia risiede nella presenza nel labirinto di alcune formazioni di carbonato di calcio definite "otoliti", fisiologicamente presenti in alcune zone dell'organo dell'equilibrio (chiamate sacculo ed utricolo); la loro funzione è quella di farci sentire la gravità ed i movimenti di accelerazione lineare del nostro corpo. Se però, per cause nella maggior parte sconosciute (forme definite "idiopatiche", nel 70-80% circa dei casi; nella rimanente casistica le cause conosciute più frequenti sono i traumi cranici e l'associazione con la cefalea emicranica od altre forme di vertigine periferica), gli otoliti fuoriescono dalla loro sede originaria e si posizionano in altre zone del labirinto (chiamate canali semicircolari), viaggiando liberi nell'endolinfa (un liquido presente nell'organo dell'equilibrio) vanno a stimolare i recettori sensoriali presenti nei canali semicircolari creando così la sensazione erronea di movimento definita "vertigine".
Nel labirinto esistono 3 tipi di canali semicircolari, posizionati in maniera differente nello spazio, in modo da registrare i movimenti di accelerazione angolare della nostra testa: i canali sono chiamati quindi posteriore, laterale (od orizzontale) ed anteriore (o superiore).
La forma più comune colpisce il canale semicircolare posteriore: tipicamente la vertigine viene scatenate dai movimenti di flesso-estensione del capo e del corpo, ad esempio nell'atto di coricarsi o di alzarsi dal letto, guardare verso l'alto (come prendere un oggetto da un ripiano alto) o verso il basso (nell'atto di allacciarsi le scarpe etc.).
Quando l'otolita invece si trova nel canale semicircolare laterale (orizzontale) la vertigine si manifesta soprattutto con i movimenti di lateralità della testa (girare il capo verso destra/sinistra), specialmente a letto; la forma meno comune colpisce invece il canale anteriore (superiore).
La diagnosi (da affidarsi allo Specialista ORL Vestibologo) risulta semplice, sia in base all'anamnesi che alla valutazione obiettiva tramite alcune manovre diagnostiche, differenti per ogni tipi di canale e lato coinvolto (Semont, Dix-Hallpike, Pagnini-McClure etc).
Solitamente questi ammassi di otoliti (definiti anche "calcoli" o "sassolini" dell'orecchio interno) vengono comunque riassorbiti da alcune particolari cellule dell'orecchio interno (chiamate "dark-cells"), a volte però nel giro di parecchie settimane o addirittura mesi.
La terapia della vertigine parossistica posizionale si base essenzialmente su alcuni movimenti che vengono fatti compiere al paziente dallo Specialista ORL, definiti come "manovre liberatorie", con lo scopo di far fuoriuscire gli otoliti dai canali semicircolari e riportarli nella zona "neutra" cioè loro luogo d'origine; ne esistono di differenti tipi, in base al canale ed al lato coinvolto (Semont, Epley, Gufoni etc).
Quando l'otolita invece si trova nel canale semicircolare laterale (orizzontale) la vertigine si manifesta soprattutto con i movimenti di lateralità della testa (girare il capo verso destra/sinistra), specialmente a letto; la forma meno comune colpisce invece il canale anteriore (superiore).
La diagnosi (da affidarsi allo Specialista ORL Vestibologo) risulta semplice, sia in base all'anamnesi che alla valutazione obiettiva tramite alcune manovre diagnostiche, differenti per ogni tipi di canale e lato coinvolto (Semont, Dix-Hallpike, Pagnini-McClure etc).
Solitamente questi ammassi di otoliti (definiti anche "calcoli" o "sassolini" dell'orecchio interno) vengono comunque riassorbiti da alcune particolari cellule dell'orecchio interno (chiamate "dark-cells"), a volte però nel giro di parecchie settimane o addirittura mesi.
La terapia della vertigine parossistica posizionale si base essenzialmente su alcuni movimenti che vengono fatti compiere al paziente dallo Specialista ORL, definiti come "manovre liberatorie", con lo scopo di far fuoriuscire gli otoliti dai canali semicircolari e riportarli nella zona "neutra" cioè loro luogo d'origine; ne esistono di differenti tipi, in base al canale ed al lato coinvolto (Semont, Epley, Gufoni etc).
Inoltre sono possibili, eventualmente dopo l'esecuzione di una o più manovre, alcuni esercizi domiciliari (esercizi di Brand-Daroff, tecnica FIVE) per migliorare la sintomatologia post-critica.
Nella fase post-acuta, dopo cioè che grazie alle manovre liberatorie il soggetto non lamenta più vertigini, si può osservare una sintomatologia caratterizzata da instabilità e disequilibrio nota come "residual dizziness"; in questi casi viene consigliata una terapia medica per alcuni giorni ed eventualmente un ciclo di ginnastica vestibolare (anche se nella maggior parte dei casi è sufficiente l'esecuzione delle normali attività fisiche di movimento quotidiane).
Alcuni soggetti possono andare incontro a recidive, più o meno frequenti, di vertigine posizionale, soprattutto se in associazione ad altre patologie favorenti (emicrania, osteoporosi, problemi vascolari etc).